RSU GILDA 2018: LA BUONA SCUOLA SIAMO NOI!
Parte domani 14 febbraio 2018 la corsa alla presentazione delle liste per le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) nelle scuole.
A prima vista sembra un momento di partecipazione democratica che permette a tutti i lavoratori di scegliersi i propri rappresentanti sindacali nei rapporti con il dirigente scolastico; un istituto quello della RSU, visto come tanto più necessario quanto più i poteri del dirigente scolastico sono cresciuti a dismisura negli ultimi anni, fino a raggiungere i limiti intollerabili della legge 107.
Ma questa visione delle cose è del tutto illusoria e i docenti della Gilda degli Insegnanti non ci stanno, per tre semplici motivi:
- La RSU scimmiotta le relazioni sindacali aziendali, rinforza il dirigente scolastico nel suo ruolo di dirigente aziendale, lo allontana dalla sua vera specificità, allontana, anche psicologicamente e nel vissuto collettivo, i docenti dal loro status di pubblici ufficiali per appiattirli a quello di indistinti lavoratori del settore scolastico
- il corollario della perdita di identità professionale dei docenti, a favore di una più indistinta natura di generici operatori scolastici, è il tentativo di appiattimento verso l'attuale condizione lavorativa del personale ATA, che invece necessita anch'esso di una importante rivalutazione della propria funzione
- quando gli organi collegiali funzionano, la scuola è tutt'altro che un'azienda, caratterizzata da un organigramma piramidale, è piuttosto una comunità educante a piramide rovesciata, dove il "buon" dirigente scolastico è figura di supporto e valorizzazione di tutte le professionalità; dunque la presenza di una RSU che interferisce con le decisioni degli organi collegiali non fa altro che mortificarne le prerogative, incoraggiando il disinvestimento personale e la delega
Come se tutto ciò non bastasse, il voto RSU nasconde un doppio fine: quello di misurare la rappresentatività sindacale a livello nazionale.
Ebbene sì, un voto di carattere locale determina la rappresentatività dei sindacati sia a carattere locale che a carattere nazionale!
Che libertà abbiamo di votare un/una collega di cui abbiamo fiducia, indipendentemente dalla sua appartenenza, se così facendo rischiamo di danneggiare il nostro sindacato di riferimento?
Con questo meccanismo iniquo si premia la capillarità e non il valore delle idee. Una capillarità esasperata nel mondo della scuola, visto che ogni istituzione scolastica è considerata una "azienda autonoma" e quindi ha una sua RSU.
Giusto per fare un confronto, tutta l'Università di Pisa ha una unica sede RSU.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI
invitiamo tutte le docenti e tutti i docenti che vogliono dire BASTA ai sindacati che li costringono a contendersi gli spiccioli del FIS col personale ATA, e ora anche il cosiddetto "merito dei docenti", e che chiedono essere lasciati in pace ad insegnare
a candidarsi per:
- sostenere l'unica associazione rappresentativa dei docenti che da decenni lotta per l'abolizione delle RSU di istituto, a favore di RSU territoriali, un'area di contrattazione specifica della docenza e il preside elettivo.
- contro l'appiattimento al modello aziendale nelle relazioni sindacali nella scuola
PER PRESENTARE UNA LISTA RSU GILDA-UNAMS:
- Scaricare questo modulo
- stamparlo, compilarlo nella parte superiore (uno o più candidati, fino a 4)
- compilare la parte inferiore (sottoscrittori, che possono anche essere candidati, in numero pari ad almeno il 2% di tutti i lavoratori della scuola)
contattare al più presto la nostra sede allo 050 7916880 (eventualmente lasciare un messaggio in segreteria telefonica) o tramite mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. per la compilazione del retro (autentica della firma del presentatore) e la consegna alla scuola.
Colleghe e Colleghi, reagiamo con uno scatto di orgoglio come docenti nei confronti di chi è riuscito ad umiliarci perfino con una malintesa "tutela sindacale", che si traduce in una legittimazione e in un rafforzamento dei ruoli aziendali nella scuola!
Candidatevi e presentate liste GILDA-UNAMS in ogni scuola!
VAI ALLO SPECIALE RSU 2018 SUL SITO NAZIONALE
ASSEMBLEA SINDACALE PROVINCIALE
Assemblee in contemporanea in tutta Italia
La Gilda degli Insegnanti di PISA
aderisce all’iniziativa promossa dalla GILDA Nazionale degli Insegnanti
e convoca una
ASSEMBLEA SINDACALE PROVINCIALE in orario di servizio
per tutto il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado della provincia
MERCOLEDI' 15 NOVEMBRE 2017
NELLE PRIME DUE ORE DI SERVIZIO + TEMPI DI RIENTRO IN SEDE
presso l'Aula Magna dell'ITIS Leonardo Da Vinci, via Contessa Matilde 74 – PISA
Con il seguente Ordine del Giorno:
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La legge 107: prima e dopo il referendum Costituzionale
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Per un Contratto dignitoso: ricostruire un’identità professionale
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Interverrà Maurizio Berni
(Responsabile provinciale e membro della Direzione Nazionale della Gilda degli Insegnanti)
ASSEMBLEA SINDACALE PROVINCIALE
ASSEMBLEA SINDACALE PROVINCIALE in orario di servizio
per tutto il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado della provincia
MERCOLEDI' 15 MARZO 2017
dalle ore 8.00 alle ore 11.00
presso l'Aula Magna dell'ITIS Leonardo Da Vinci, via Contessa Matilde 74 – PISA
Con il seguente Ordine del Giorno:
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disciplina dei permessi
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Riforma Madia: responsabilità disciplinare del personale docente
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Riforma Madia: ripristino del potere della contrattazione collettiva di derogare le norme di legge
Interverrà Antimo Di Geronimo
(Responsabile Nazionale del Dipartimento di Formazione e Informazione Giuridica e Sindacale della Gilda degli Insegnanti)
UN CONTRATTO PER GLI INSEGNANTI E PER LA SCUOLA
Il contratto per gli insegnanti e per la scuola non è un accordo sindacale; è un contratto sociale, che la società italiana stipula con gli insegnanti per garantire che la scuola, intesa come bene comune, venga preservata da ogni logica che ne comporti l'impoverimento e che ne snaturi la funzione, a garanzia del mantenimento e del potenziamento della democrazia e dello sviluppo nel nostro paese. La direzione provinciale della Gilda degli Insegnanti di Pisa sottopone al dibattito, sia interno che esterno, “il contratto che vorremmo”, ossia un documento riassuntivo delle istanze, professionali prima che sindacali, che si traducono in richieste ben precise, ma anche con precise assunzioni di responsabilità, affinché si rinsaldino quei legami di riconoscimento reciproco tra gli insegnanti e la società civile che sono alla base di qualsiasi possibile contratto sociale.
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