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La giornata mondiale dell'Insegnante

La Giornata mondiale dell’insegnante è un’iniziativa lanciata dal Direttore Generale dell’UNESCO al Congresso internazionale sulla formazione di Ginevra nel 1993.  

La giornata del  5 ottobre è stata scelta perché proprio in quella data, nel 1966 si è tenuto un Congresso speciale, organizzato congiuntamente fra UNESCO e OIL (Labour International Organization).  L’incontro era finalizzato ad elaborare ed adottare una “Raccomandazione” sulla condizione degli insegnanti, un’esortazione indirizzata ai Governi e alle famiglie orientata a migliorare le condizioni di lavoro dei docenti, un’occasione per mostrare loro apprezzamento. Quello dell’insegnante è infatti un importante e delicato compito di formazione, educazione e guida all’ adattamento efficace delle nuove generazioni ad un mondo in continuo cambiamento. 

Bravi docenti ed educatori sono essenziali per capire, ispirare, orientare, favorire lo sviluppo intellettuale, sociale ed emozionale, per aprire le porte ad un mondo migliore attraverso la formazione delle persone.

Per saperne di più sull'UNESCO:

sito italiano: http://www.unesco.it/cni/

sito principale: https://en.unesco.org/

 

Le Raccomandazioni UNESCO sullo status degli Insegnanti (Parigi, 5 ottobre 1966)

Per restituire dignità alla professione docente, è opportuno fare un'operazione di recupero della memoria, perché i peggioramenti progressivi dello status della professione avvenuti negli ultimi venti anni possono aver portato ad una sorta di assuefazione tale da non concepire più i modi e i percorsi necessari al recupero della dignità professionale. 

Un documento fondamentale è costituito dalle Raccomandazioni UNESCO riguardanti lo status degli insegnanti, deliberata a Parigi nel 1966. Per la sua portata internazionale (fanno parte dell'UNESCO oltre cento paesi di tutto il mondo) il documento assume un'importanza fondamentale per comprendere quali siano le condizioni per poter esercitare al meglio la professione docente, indipendentemente dal luogo in cui la si esercita. Si tratta di un documento di grande attualità, e come si evince da una prima lettura, largamente inapplicato, almeno nel nostro paese.

Per saperne di piu': http://www.unesco.it/it/News/Detail/408 

Le Raccomandazioni in italiano

 

 

 

 

Il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori (CCNL) del Comparto Scuola

Il primo passo per vivere la scuola da protagonisti è conoscere i propri diritti e i propri doveri. Conosciamo bene, dalla storia e dall'attualità, il costo dell'ignoranza, che pone in uno stato di soggezione e ricattabilità. 

Le contrattazioni si sono moltiplicate dal momento della privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico: oggi abbiamo la contrattazione nazionale, quella regionale, e quella degli 8644 contratti integrativi d'istituto.

Peccato che tutta questa ipertrofia della contrattazione non abbia aumentato significativamente il grado di sensibilità alle relazioni sindacali, visto che una semplice procedura di trasparenza come quella dell'informazione (sugli organici, sull'utilizzo delle risorse, ecc.), che per legge e per contratto dovrebbe essere fornita a tutti i sindacati firmatari del contratto nazionale, viene fornita da una minoranza delle scuole.

Una versione navigabile del contratto nazionale vigente, sottoscritto l'11 novembre 2007, si trova qui:

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL COMPARTO SCUOLA 2006-2009

Per una prima lettura si consigliano le norme comuni (artt. 9-23), che sono, appunto, comuni a docenti e ATA, e poi una lettura molto attenta al capo successivo, il IV, riguardante specificamente il personale docente (artt. 24.43).

Successivamente vale la pena di leggere il capo VI riguardante la formazione (artt. 63-71), e l'art. 88 riguardante e attività incentivabili con il fondo d'istituto (FIS). 

I Contratti regionali

A livello regionale si svolgono contrattazioni su svariati temi: relazioni sindacali, diritto alo studio, mobilità, ed altri ancora. 

Riportiamo di seguito i collegamenti ai contratti regionali attualmente in vigore:

1) Relazioni sindacali 

2) Diritto allo studio

La contrattazione sulla formazione è invece ferma dal 2008, anno in cui è stato sottoscritto l'ultimo contratto regionale. Sulla materia è intervenuta la legge 107/2015, che al comma 124 ha sancito l'obbligo della formazione per il personale di ruolo.

Vai alla sezione dell'USR Toscana sulla formazione del personale scolastico. 

Presso l'USR sono state costituire due commissioni paritetiche tra amministrazione e organizzazioni sindacali:

1) Commissione bilaterale per assistenza, il supporto e il monitoraggio delle reazioni sindacali sul territorio                    

2) Comitati paritetici su mobbing e pari opportunità, confluiti nel Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni di cui all'art. 21 della legge 4 novembre 2010, n.183

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